Un edificio storico all'interno del quale si concentrano una cinquantina di piccoli pub e locali eccentrici. Il Misono biru è un posto strabiliante, da inserire assolutamente nella lista dei luoghi da visitare a Ōsaka.
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Nakazakichō, ciò che l’arte trasforma
A pochi passi da Umeda, non lontano dai grattacieli avveniristici, si trova il piccolo quartiere di Nakazakichō, una zona di Ōsaka scampata miracolosamente all'azione del tempo. Oggi è il quartiere degli artisti, ma nasconde un passato crudele.
Umigame 海亀
La tartaruga è il filo conduttore di questo viaggio da Ōsaka a Miyakojima, una delle più spettacolari isole di Okinawa, a un solo grado di separazione dal Tropico del Cancro.
Il signore della pioggia
Stagione delle piogge e lock down versione giapponese
Divagazioni sui tombini
I tombini giapponesi, o meglio i loro coperchi, hanno stuoli di fan in patria e all'estero. Anche io non ho saputo resistere al loro fascino e in questo articolo racconto in modo scherzoso il mio approccio al mondo dei "manhoru", come li chiamano in Giappone.
Ridendo si impara
La lingua veicola il pensiero, ma lo vincola anche. Ecco che quando ne impariamo una nuova, o ascoltiamo la nostra parlata da uno straniero, ritorniamo al "laboratorio" dell'infanzia, in cui giocavamo a impastare i suoni e a inventare abbinamenti e significati.
Mottainai, dare il giusto peso
Mottainai 勿体無い è un’espressione che resta impressa, forse perché suono e significato si rafforzano a vicenda. Si tratta del composto di mottai - il corpo delle cose, cioè il loro valore - e nai - non esserci- e rimanda all’insegnamento buddista sullo spreco che si fa delle cose quando non si attribuisce loro il giusto valore. Sul piano personale la parola rappresenta simbolicamente un momento di svolta nell’avvicinamento e comprensione della società giapponese.
Una ballata per Ōsaka
Ōsaka è una signora tracagnotta che arrostisce spiedini di pollo. Le ferie non la toccano, il riposo non la riguarda. La sera mette le membra in ammollo in un sentō1 e aspira una sigaretta, già protesa verso gli affari di domani. Ōsaka è un uomo in attesa dei clienti sulla soglia di un negozio in… Continua a leggere Una ballata per Ōsaka
Gli 808 ponti di Naniwa
I ponti a Ōsaka sono la punteggiatura della città. Una virgola quando li attraversi, dei puntini di sospensione, se rimani al centro a guardare il panorama, due punti, quando scopri cosa c’ è dall’altra parte, una parentesi, se ti soffermi a osservare la gente che passa. Tra questi segni di interpunzione il mio preferito è… Continua a leggere Gli 808 ponti di Naniwa
Quaranta è un multiplo di cinque
Una riflessione divertita su cosa sono i codici comunicativi: storia del mio primo incontro con un bambino giapponese.